Sono di questi giorni due episodi sconcertanti. Il primo riguarda l’adesivo promozionale utilizzato dalla compagnia petrolifera X-Site Energy Services che allude ad un tentativo di stupro nei confronti di Greta Thunberg. Il secondo, più vicino a noi, riguarda l’ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale di Pescara che chiede di piantare un albero per ogni bambino mai nato: un chiaro modo di colpevolizzare le donne che decidono di interrompere la gravidanza.
Ambedue gli episodi esprimono svalorizzazione delle donne e sono frutto di una cultura patriarcale che persiste nella società e fonda il proprio potere sulla soggezione delle donne.
E’ grave che tutto il consiglio comunale di Pescara nella sua interezza abbia votato a favore della mozione che, di fatto, accomunando interruzioni di gravidanza spontanee e volontarie, disconosce la libertà delle donne di decidere del proprio corpo.
Le donne di Articolo Uno, insieme alla Segreteria regionale del partito, prendono fermamente le distanze dai contenuti della mozione.
Domani sarà l’8 Marzo. L’emergenza coronavirus costringe a rinunciare alla manifestazione che è stata progettata insieme con tante altre realtà politiche; questo non significa che rinunciamo a batterci per l’autonomia e la libertà delle donne rivendicando opportunità di lavoro, condivisione sociale del lavoro di cura, tempo per sé, equità salariale. Lo faremo attraverso la rete di relazioni che, soprattutto tra le donne, sono state costruite.
Sarà, come sempre, un 8 Marzo di impegni per l’intero anno.
Roberta Agostini
Forum nazionale donne Articolo Uno
Maria Luisa Serripierro
Responsabile regionale Articolo Uno Abruzzo “donne e diritti civili”
Segreteria regionale “Articolo Uno Abruzzo”